L’Evoluzione del Digitale Terrestre: scopri i canali che non saranno più disponibili

L’introduzione del digitale terrestre ha rappresentato un momento rivoluzionario nel panorama televisivo, cambiando radicalmente il modo in cui gli spettatori fruiscono dei contenuti. Da quasi due decenni, questa innovazione continua a evolversi, portando con sé una serie di aggiornamenti e trasformazioni che influenzeranno la visione televisiva in Italia. Con l’avvicinarsi di nuove tecnologie, è fondamentale capire quali canali diventeranno inaccessibili e perché.

La Transizione al Digitale: Una Breve Cronistoria

La transizione al digitale terrestre ha avuto inizio all’inizio degli anni 2000, un cambiamento necessario per sostituire i vecchi sistemi analogici. Questo passaggio ha non solo ampliato il numero dei canali disponibili, ma ha anche migliorato la qualità delle trasmissioni sia audio che video. La prima fase di questa evoluzione si è conclusa nel 2012, quando la maggior parte delle emittenti ha completato la transizione.

Recentemente, nel 2022, la liberazione della banda di frequenze da 700 MHz ha consentito l’implementazione delle tecnologie 5G, costringendo una nuova transizione verso il DVB-T2, il secondo standard del digitale terrestre. A fine 2022, i segnali della prima generazione sono stati definitivamente disattivati, avviando il passaggio a un nuovo sistema di trasmissione.

Quali Canali Spariranno dal Digitale Terrestre?

Con l’arrivo del nuovo formato DVB-T2, dal 2023 i multiplex hanno aggiornato la loro trasmissione, introducendo il Multiplex B. Questo cambiamento significa che alcuni canali della Rai, tra cui:

  • Rai Storia
  • Rai 1
  • Rai 2
  • Rai 3
  • Rai 5
  • Rai Scuola

potrebbero non essere più disponibili su vecchi decoder. Gli utenti devono pertanto aggiornare regolarmente la propria lista canali, attendendosi che alcune emittenti possano scomparire temporaneamente o definitivamente.

Controlla il Tuo Decoder!

Per garantire la continua fruibilità dei contenuti, è fondamentale verificare se il proprio dispositivo è conforme al nuovo standard DVB-T2. Per farlo, è consigliabile sintonizzarsi sul canale 558, progettato appositamente per questa verifica. Se, dopo aver effettuato la scansione dei canali, il canale 558 non risulta visibile e appare solo uno schermo nero, significa che il decoder o il televisore non supportano il nuovo standard. In tal caso, sarà possibile ricevere solo i canali già sintonizzati prima della transizione, escludendo così tutti i nuovi contenuti.

La Necessità di Aggiornamento

Quest’evoluzione non è solo un cambiamento tecnico; rappresenta anche un’opportunità per migliorare l’esperienza complessiva del telespettatore. Con il passaggio al DVB-T2, si prevede non solo una maggiore qualità nelle trasmissioni, ma anche l’aggiunta di nuovi canali e formati HD, aumentando così la varietà e la qualità dei programmi disponibili al pubblico.

Perciò, è cruciale rimanere informati e preparati a questi cambiamenti. Aggiornare il proprio decoder o considerare l’acquisto di un dispositivo compatibile è un passo necessario per evitare interruzioni nella ricezione dei propri programmi preferiti.

L’evoluzione del digitale terrestre sta portando cambiamenti significativi nel panorama televisivo italiano, con canali che potrebbero scomparire a causa della transizione verso il nuovo standard DVB-T2. Mantenere i dispositivi aggiornati non è solo consigliabile, ma essenziale per continuare a godersi la TV senza interruzioni. Rimanere informati su questi cambiamenti garantirà agli spettatori un’esperienza visiva ottimale nel futuro digitale.


Attraverso una gestione attenta e una preparazione adeguata, gli utenti possono affrontare al meglio la transizione del digitale terrestre, assicurandosi di non perdere nemmeno un istante dei loro programmi preferiti.

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